LA TENUTA

IL PETRICCIO
UNA STORIA DI
SETTE SECOLI

La Tenuta Il Petriccio, la cui esistenza è documentata fin dal 1427, fu acquistata da Luigi Fontanelli nel 1919 ed è adesso gestita da Paolo, il suo pronipote.

Dopo una brillante carriera nel mondo della moda Paolo ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla viticoltura, passione che fino a quel momento aveva sempre svolto come seconda attività.

Nella tenuta si producono vino, olio e aceto di qualità e dal gusto peculiare seguendo criteri enologici ed agronomici evoluti, nel totale rispetto delle caratteristiche di un territorio che fin dal Rinascimento regala vini notoriamente eleganti, complessi e longevi.

La Tenuta Il Petriccio ha origine nel Rinascimento e precisamente nel 1427, anno in cui si hanno i primi documenti che testimoniano l’esistenza della stessa con i suoi terreni ed una prima abitazione.

Il complesso denominato ‘Petriccio’ è ubicato in un’area particolarmente felice situata nel cuore della Toscana, nel Comune di Castelfiorentino, alla sinistra del fiume Elsa, ad uguale distanza dalle città di Firenze, Siena, Pisa e Lucca.

Esso è formato dal corpo centrale della villa settecentesca e da alcuni fabbricati di vario tipo, in gran parte già esistenti nel 1820 quando venne tracciata la prima mappa catastale della zona, e da terreni che si estendono per circa 30 ettari.

Pianta catastale
1820

I documenti storici, tra cui anche quelli rinvenuti presso il Catasto Storico Regionale della Toscana, ci hanno permesso di ricostruire con grande dovizia di particolari la storia di questa antica tenuta. Essi testimoniano che già in epoca rinascimentale le vigne e gli olivi del “Petriccio” erano rinomati per la qualità dei loro frutti.

Luigi Fontanelli
Acquistò la Tenuta Il Petriccio nel 1919

Luigi Fontanelli
Acquistò la Tenuta Il Petriccio nel 1919

I documenti storici, tra cui anche quelli rinvenuti anche presso il Catasto Storico Regionale della Toscana, ci hanno permesso di ricostruire con grande dovizia di particolari la storia di questa antica tenuta. Essi testimoniano che già in epoca rinascimentale le vigne e gli olivi del “Petriccio” erano rinomati per la qualità dei loro frutti.

Luigi Fontanelli, discendente da una famiglia proprietaria di un molino situato nella frazione di Dogana, attigua a Castelfiorentino, acquistò Il Petriccio il 18 Dicembre 1919. Oggi Paolo Fontanelli, pronipote di Luigi, si dedica con passione alla produzione di vino, olio, aceto ed alla gestione dell’agriturismo di charme.

Paolo Fontanelli nel 1970

Paolo Fontanelli nel 1970

Luigi Fontanelli, discendente da una famiglia proprietaria di un molino situato nella frazione di Dogana, attigua a Castelfiorentino, acquistò Il Petriccio il 18 Dicembre 1919. Oggi Paolo Fontanelli, pronipote di Luigi, si dedica con passione alla produzione di vino, olio, aceto ed alla gestione dell’agriturismo di charme.

LA NOSTRA
FILOSOFIA
PRODUTTIVA

Paolo si considera il custode di una proprietà ricca di storia e di bellezza nella quale prosperano da sempre la vite e l’olivo: la consapevolezza dell’eredità culturale lo guida in ogni suo passo.

Il profondo amore verso la terra e la tradizione hanno condotto Paolo a scegliere una filosofia produttiva minimalista di tipo non interventista.

Paolo Fontanelli al lavoro

Paolo Fontanelli a lavoro

LA NOSTRA
FILOSOFIA
PRODUTTIVA

Paolo si considera il custode di una proprietà ricca di storia e di bellezza nella quale prosperano da sempre la vite e l’olivo: la consapevolezza dell’eredità culturale lo guida in ogni suo passo.

Il profondo amore verso la terra e la tradizione hanno condotto Paolo a scegliere una filosofia produttiva minimalista di tipo non interventista.

Il rispetto della biodiversità e l’assecondamento dei cicli naturali sono la base da cui parte tutto il lavoro, nella consapevolezza che solo un elevato grado di armonia in vigna può condurre alla nascita di un vino di qualità espressivo del territorio.

Per questo gli interventi in vigna ed in cantina sono solo quelli indispensabili, ovvero si agisce solo quando necessario per la salvaguardia delle uve.

Paolo accompagna i grappoli dal momento della raccolta verso la trasformazione da mosto in vino e in tutte le fasi successive. Quello che accade in cantina è la naturale conseguenza di ciò che è stato preparato durante i lunghi mesi del ciclo vegetativo della vite: durante la fermentazione i rimontaggi ed i travasi si svolgono secondo moderni criteri enologici ma nel totale rispetto della tradizione.

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